Alcuni riferimenti legislativi e normativi
nazionali e della regione Calabria ed alcuni documenti in materia di Salute Mentale e di Sanità
Premessa
L'ordinamento giuridico italiano
stabilisce due principi cardine:
-
l'universalità delle cure, imponendo alle Regioni, e
quindi alle Aziende Sanitarie,
di garantire a tutti i cittadini le prestazioni sanitarie
preventive, di cura e riabilitative previste nei Livelli
Essenziali di Assistenza, uniformando la propria attività a
criteri di efficacia, efficienza ed economicità;
-
il diritto alla salute
dell'individuo, ponendo il singolo al centro
dell'attenzione.
Il principio della centralità
della persona nei confronti della quale svolgere
tutte le pratiche diagnostico-terapeutiche-riabilitative,
finalizzate al benessere bio-psico-fisico, deriva dalla
consapevolezza che ogni individuo è un singolo con una sua
specificità biologica, psicologica e sociale, pertanto per
verificarne le specifiche condizioni di salute è necessaria una
valutazione personalizzata.
La Costituzione attribuisce alla Repubblica il compito di
tutelare la salute "come fondamentale diritto dell´individuo e
interesse della collettività" (art. 32). L´assunzione e
la gestione del Servizio pubblico sanitario rappresentano,
pertanto, adempimento di un dovere costituzionale cui il
legislatore ha provveduto, in modo organico e compiuto, a
partire dalla legge n. 833 del 1978.
Tale legge, istitutiva del Servizio sanitario nazionale, fissa
principi cardine come la solidarietà, la copertura assistenziale
globale e la natura pubblica del Servizio sanitario: con tale
modello universalistico la tutela della salute, nel realizzare
il principio costituzionale di cui all´articolo 32 della
Costituzione, viene indirizzata a tutti gli appartenenti la
comunità, ponendo gli oneri a carico della fiscalità generale.
Il conseguente aumento degli oneri, unitamente ad una serie di
questioni che rimanevano irrisolte, hanno dato luogo a ripetuti
e frammentari interventi legislativi, finalizzati ad individuare
forme stabili di bilanciamento dei vari interessi coinvolti,
che, lungi dall´essere completi, hanno comunque posto le basi
per la organica riforma del ‘92.
Il decreto legislativo n. 502/92, così come risulta
modificato ed integrato dal d. lgs n. 517/93, nel
confermare la tutela del diritto alla salute delineato dalla
833/78, disegna un modello organizzativo di aziende sanitarie
"dinamico", in grado cioè, attraverso la flessibilità funzionale
e la impostazione per obiettivi, di rispondere pienamente, in
termini quantitativi e qualitativi, alla domanda sanitaria.
Le principali innovazioni riguardano:
- la regionalizzazione del
servizio;
- l´attribuzione alle aziende
sanitarie della personalità giuridica pubblica, con le
conseguenti sfere di autonomia (amministrativa, contabile,
ecc), con i propri organi decisionali, consultivi e di
controllo;
- il finanziamento attribuito con
le quote capitarie in funzione dei livelli uniformi di
assistenza previsti nel Piano Sanitario Nazionale;
- la responsabilizzazione degli
organi direttivi per la gestione delle risorse ed il
conseguimento dei risultati;
- la prefigurazione di un sistema
di concorrenza tra strutture pubbliche e private, fondato
sull’accreditamento e il finanziamento a tariffa delle
strutture stesse.
La successiva riforma, attuata su delega della legge n.
419/98, con il decreto legislativo n. 229/99 -
peraltro più volte integrato e modificato - porta a compimento
il processo di razionalizzazione avviato (regionalizzazione del
sistema e aziendalizzazione delle strutture); potenzia il ruolo
dei Comuni nella programmazione sanitaria e nella valutazione
dell´attività svolta dai direttori generali; sottolinea il forte
rilievo della integrazione sociosanitaria; rivisita il rapporto
pubblico-privato attraverso il riconoscimento del pluralismo che
caratterizza l´organizzazione e l´attività del Servizio
sanitario nazionale; focalizza l´attenzione sulla qualità,
appropriatezza ed efficacia delle prestazioni, provvedendo ad
affermare il principio di contestualità tra identificazione dei
livelli di assistenza garantiti dal Ssn e la definizione del
fabbisogno nazionale.
L’evoluzione in senso federalista del sistema di tutela della
salute, dopo i primi passi compiuti con il decreto
legislativo n. 112/98, si afferma più compiutamente con il
decreto legislativo n. 56/00, recante il nuovo sistema di
finanziamento regionale dei servizi, e con la riforma generale
apportata con la revisione del titolo V, parte II, della
Costituzione, attuata con la legge n. 3/01, che contiene i
presupposti per la futura approvazione di nuove e distinte
discipline regionali della sanità pubblica.
La legge n. 405 del 2001 con il titolo "Interventi
urgenti in materia di spesa sanitaria", detta importanti
disposizioni riguardanti non solo il regime di finanziamento dei
servizi, ma anche i presupposti per una diversa regolamentazione
nelle Regioni degli ospedali pubblici, delle forme di
collaborazione tra pubblico e privato e dell’organizzazione
dell’assistenza farmaceutica.
Con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 29
novembre 2001 sono stati definiti i servizi che rientrano tra i
Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), vale a dire quei servizi
che devono essere garantiti a tutti, a carico del Servizio
sanitario nazionale.
Più assistenza domiciliare, con
particolare attenzione ai malati terminali. Lotta al dolore poi,
dal momento del parto alle malattie croniche. Si allunga con
altre 109 malattie o gruppi di malattie rare e aumenta l'elenco
dell'esenzione dal ticket in questo ambito. Sono alcune delle
novità previste dal dpcm che modifica i Livelli essenziali di
assistenza, firmato dal presidente del Consiglio Romano
Prodi, dal ministro della Salute Livia Turco e da quello
dell'economia Tommaso Padoa Schioppa il 23.04.2008, in
attesa di pubblicazione.
Art. 32 della Costituzione della Repubblica
Italiana (pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale
del 7 dicembre 1947) :
La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce
cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per
disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti
dal rispetto della persona umana.
Legge 14 febbraio 1904, n. 36. Disposizioni sui
manicomi e sugli alienati Custodia e cura degli alienati
Regolamento per l'esecuzione della citata legge 14
febbraio 1904, n. 36, sui manicomi e sugli alienati
Legge
13 maggio 1978, n.180 Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e
obbligatori
T.S.O.
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 29 aprile 2009
RACCOMANDAZIONI IN MERITO ALL’APPLICAZIONE DI ACCERTAMENTI E TRATTAMENTI
SANITARI OBBLIGATORI PER MALATTIA MENTALE
Le proposte di riforma della
180
LEGGE REGIONALE 17 DICEMBRE 1981, n. 20
LEGGE REGIONALE 5
MAGGIO 1990, n. 31
Requisiti
Minimi Strutturali, Tecnologici e Organizzativi per le strutture assistenziali
della Salute Mentale - Ministero della Sanita', Osservatorio sul superamento dei
manicomi D.M. 24 maggio 1995
D.P.R. 14.01.1997 "Requistiti minimi
per le strutture psichiatriche"
DECRETO
21 maggio 2001, n. 308 "Requisiti minimi strutturali e organizzativi per
l'autorizzazione all'esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo
residenziale e semiresidenziale
Circolare Bindi Terapia
elettro-convulsivante
REGOLAMENTO
DEL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE (Delibera G.R. Regione Calabria n. 3894 del
6.8.97)
PROGETTO OBIETTIVO "TUTELA
DELLA SALUTE MENTALE" 1994-1996
PROGETTO OBIETTIVO "TUTELA
DELLA SALUTE MENTALE" 1998-2000
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 10 settembre
2003, n. 695
Criteri per la programmazione e il funzionamento delle R.S.A. per anziani e
disabili
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 13
luglio 2004, n. 477
Riorganizzazione della rete dei servizi per la tutela della
salute mentale: direttiva.
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA
REGIONALE 19 febbraio 2007, n. 105
Linee guida per la tutela della salute mentale. (BURC 1 marzo 2007)
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 106 (BURC
1 marzo 2007)
Approvazione rette per strutture residenziali psichiatriche sanitarie e
socio-sanitarie.
02.05.08 102 Suppl. Ord. 111 Conferenza Unificata Stato Regioni 20.03.08
Accordo, ai sensi dell'articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.
281, sul documento concernente «Linee di indirizzo nazionali per la salute
mentale». (Repertorio atti n. 43/CU del 20 marzo 2008)
Accordo Conferenza Stato Regioni dell’11
ottobre 2001: "Il Sistema Informativo nazionale per la Salute Mentale"
Istituzione del sistema informativo per il
monitoraggio dell'assistenza domiciliare -
9 gennaio 2009
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31 marzo 2009, n. 141
Approvazione Linee Guida per la Tutela della Salute Mentale.
DETERMINAZIONE Aifa
28 febbraio 2007 G.U. serie generale n. 60 del 13/3/2007 |
Modifica degli
stampati di specialita' medicinali, contenenti aloperidolo, amisulpride,
bromperidolo, clorpromazina, clotiapina, clozapina, dixirazina,
droperidolo, flufenazina, levomepromazina, levosulpiride, perfenazina,
periciazina, pimozide, proclorperazina, promazina, quetiapina,
risperidone, sulpiride, tiapride, trifluoperazina, veralipride e
zuclopentixolo. |
Organizzazione
Mondiale della Sanità Conferenza Ministeriale europea sulla
Salute mentale
Helsinki, Finlandia, 12-15 gennaio 2005 PIANO DI AZIONE
Legge 23 dicembre 1978, n. 833
Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale
Decreto del presidente della
repubblica 7 aprile 1994 Approvazione del progetto-obiettivo
tutela della salute mentale 1994-1996
L. 23 dicembre 1994, n. 724 Misure
di razionalizzazione della finanza pubblica (collegata alla
Finanziaria 1995)
D.M. 24 maggio 1995 Requisiti
Minimi Strutturali, Tecnologici e Organizzativi
Legge 23 dicembre 1996, n. 662
(collegata alla Finanziaria 1997).
Decreto del presidente della
repubblica 14 gennaio 1997 Requisiti minimi per le strutture
psichiatriche
Decreto legislativo n. 229/99
recante «norme per la razionalizzazione del servizio
sanitario nazionale
Legge 27 dicembre 1997, n. 449
Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica che
rappresenta il "collegato" alla finanziaria 1998.
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA
REPUBBLICA 10 novembre 1999 Approvazione del progetto
obiettivo "Tutela salute mentale 1998-2000".
Legge 23 dicembre 2000, n. 388
(legge finanziaria 2001) Art. 98. (interventi per la tutela
della salute mentale)
D.P.C.M. 21 maggio 2001, n. 308
Regolamento concernente "Requisiti minimi strutturali e
organizzativi per l'autorizzazione all'esercizio dei servizi
e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale, a
norma dell'articolo 11 della legge 8 novembre 2000, n. 328".
D.P.C.M. 29-11-2001 Pubblicato
nella Gazz. Uff. 8 febbraio 2002, n. 33, S. Definizione dei
livelli essenziali di assistenza
PIANO SANITARIO NAZIONALE 1998-2000
PIANO SANITARIO NAZIONALE 2003-2005
PIANO
NAZIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007
PIANO SANITARIO NAZIONALE 2006-2008
Linee di indirizzo
nazionali per la Salute Mentale (marzo 2008)
Accordo Conferenza Stato Regioni dell’11
ottobre 2001: "Il Sistema Informativo nazionale per la Salute Mentale"
Istituzione del sistema informativo per il
monitoraggio dell'assistenza domiciliare -
9 gennaio 2009
Patto per la salute (3
dicembre 2009)
PIANO SANITARIO
REGIONALE 2004-2006
primo
ATTO
AZIENDALE Azienda Sanitaria n° 8 Vibo Valentia
ATTO
AZIENDALE 2006
D. Lgs.
30.12.1992, n. 502
|
Riordino
della disciplina in materia sanitaria, a norma
dell'articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421.
|
Decreto
Legge 03.02.1993, n. 29
|
Razionalizzazione della organizzazione delle
amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina
in materia di pubblico impiego a norma dell'art. 2 della
legge 23 ottobre 1992, n.421.
|
D. Lgs.
07.12.1993, n. 517
|
Modificazioni al Decreto Legislativo 30.12.1992 n. 502
recante riordino della disciplina in materia sanitaria,
a norma dell’art. 1 della Legge 23.10.1992 n. 421.
|
D. Lgs.
19.06.1999, n. 229
|
Norme per
la razionalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale, a
norma dell’art. 1 della legge 30.11.1998, n. 419
(riforma Bindi).
|
D. Lgs. 21.12.1999, n. 517 |
"Disciplina dei rapporti fra
Servizio Sanitario Nazionale ed Università, a norma dell'articolo 6 della legge
30 novembre 1998, n. 419" |
Decreto Legislativo
18.2.2000, n. 56
|
“Disposizioni in materia di federalismo fiscale, a norma
dell’articolo 10 della L. 13 maggio 1999, n. 133”
|
D.
Presidente consiglio dei Ministri 29.11.2001
|
Definizione
dei
LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA |
Legge 10 agosto 2000, n. 251 |
(in Gazz.
Uff., 6 settembre, n. 208). - Disciplina delle
professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della
riabilitazione, della prevenzione nonché della
professione ostetrica
|
Conferenza permanente
Stato-Regioni e Province Autonome, 6 giugno 2002 |
LINEE GUIDA CODIFICA SDO
|
Piano
sanitario nazionale 2002-2004 |
Presentato al Consiglio dei Ministri il 28/03/2002 |
D.P.R.
23/05/2003 |
Approvazione del Piano Sanitario Nazionale 2003-2005
(G.U. n. 139 del 18/06/2003). |
Certificati
vari |
Interruzione di gravidanza (L. 22.05.1978, n. 194)
Infortunistica privata e R.C.
Riconoscimento di causa di servizio
Inail
Certificato per il buon certificato del medico di
famiglia
Assenza
per malattia per i lavoratori dipendenti pubblici e
privati
Morte
|
Conferenza permanente Stato-Regioni e Province Autonome,
24 luglio 2003 |
Accordo
tra il Ministero della salute, le regioni e le province
autonome di Trento e di Bolzano per l'attuazione del
Piano sanitario nazionale 2003-2005. GU n. 228 del
01-10-2003. |
Decreto
Legislativo n. 277 del 08/07/2003 |
Attuazione della direttiva 2001/19/CE che modifica le
direttive del Consiglio relative al sistema generale di
riconoscimento delle qualifiche professionali e le
direttive del Consiglio concernenti le professioni di
infermiere professionale, dentista, veterinario,
ostetrica, architetto, farmacista e medico. GU n. 161/L
del 14/10/2003. |
Decreto
del Ministero della Salute del 31/05/2004 |
Requisiti ch devono possedere le società scientifiche e
le associazioni tecnico-scientifiche delle professioni
sanitarie. Gu n. 153 del 02/07/2004. |
Decreto
del 18/06/2004 |
Nuovo
modello per la rilevazione dei costi per livelli di
assistenza. GU n. 229 del 29/09/2004. |
Accreditamento - Regione Calabria
4-1-2008 - B.U.R.C. - Parte III - n. 1
DECRETO n. 21269 del 17 dicembre 2007
Registro
provvisorio delle Strutture Sanitarie pubbliche
Scheda di
Dimissione Ospedaliera
QUALITA'
IL SITO DEL Ministero della Salute |
|
|
|
Carta
dei servizi sanitari : pubblicazioni
del
Ministero
|
Valutazione dello stato di attuazione della
Carta dei servizi e dei risultati delle
esperienze di miglioramento della qualità
(Periodo di riferimento: agosto 1996-marzo1998) |
Quaderni della Carta dei servizi pubblici
sanitari - Laboratori 4: "Il sistema di gestione
dei reclami: riferimenti metodologici e
esperienze" |
Quaderni della Carta dei servizi pubblici
sanitari - Laboratori 3: "Come coinvolgere il
personale sulla Carta dei servizi" |
"Rapporto Nazionale di valutazione sul programma
di attuazione della Carta dei servizi nel
Servizio Sanitario Nazionale" |
Quaderni della Carta dei servizi pubblici
sanitari - Laboratori 2: "Come comunicare la
Carta dei servizi e i suoi contenuti" |
Quaderni della Carta dei servizi pubblici
sanitari - Laboratori 1: "Come definire e
utilizzare gli standard di qualità" |
Quaderni della Carta dei servizi pubblici
sanitari: Secondo rapporto sul processo di
attuazione della Carta dei servizi nel SSN" |
Quaderni della Carta dei servizi pubblici
sanitari: "La Carta dei servizi: implicazioni
strategiche e operative" |
"Primo rapporto sullo stato di attuazione della
Carta dei servizi nel Servizio Sanitario
Nazionale" |
Quaderni della Carta dei servizi pubblici
sanitari: "Norme e indirizzi di riferimento" |
|
|
LINEE
GUIDA |
Legge 662/96 (Legge
finanziaria 1997)
Legge 449/97 (Legge finanziaria 1998)
PSN 1998-2000
D.Lgs 229/99
Decreto Ministero Sanità |
20.07.00 |
Protocollo di monitoraggio dei piani di
trattamento farmacologico per la malattia di
Alzheimer |
Conferenza Stato-Regioni |
03.02.05 |
Accordo, ai
sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28
agosto 1997, n. 281, tra il Ministro della
salute, le regioni e le province autonome di
Trento e di Bolzano, concernente «linee di
indirizzo per la definizione del percorso
assistenziale ai pazienti con ictus cerebrale» |
Conferenza Stato-Regioni |
28.10.04 |
Accordo, ai
sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28
agosto 1997, n. 281, tra il Ministro della
salute e le regioni e province autonome di
Trento e di Bolzano sul documento relativo alle
«Linee guida per la diagnostica per immagini».
(Atto rep. n. 2113) |
Ministero della Salute |
marzo 2008 |
Linee di indirizzo
nazionale per la Salute Mentale |
|
PRIVACY
Decreto
Ministero Sanità 31.07.1997, n. 353 |
Regolamento
recante norme per l'individuazione dei documenti di
competenza
del Ministero della Sanità sottratti al diritto
d'accesso. |
Parere
Autority per la privacy 25.02.2000 |
Trattamento
informazioni in caso di AIDS |
Garante
della privacy 13.01.2001 |
Sieropositivi, chiarimenti sul trattamento dei dati.
|
Corte
d’appello di San Francisco 28.03.2001 |
Lecito
pubblicare i nomi dei medici pro aborto.
|
Garante
della privacy 09.12.2001 |
Dati
sanitari da custodire a parte. |
Legge
119/2001 |
Assistenti
sociali, il segreto professionale è obbligatorio.
|
D. Lgs.
28.12.2001, n. 467 |
Disposizioni correttive ed integrative della normativa
in materia di protezione dei dati personali, a norma
dell’art. 1 della L. 24.03.2001, n. 127.
|
Provvedimento 31.01.2002, n. 2 |
Autorizzazione al trattamento dei dati idonei a rivelare
lo stato di salute e la vita sessuale. |
Garante
della privacy 07.02.2002 |
La dignità
della persona viene prima dell’informazione.
|
Garante
della privacy 12.04.2002 |
Multa all’ASL
che non risponde. |
Garante
della privacy 24.04.2002 |
Via da
Internet i dati sanitari degli alunni. |
Provvedimento 16.06.2004, n. 2 |
Codice di deontologia e di buona condotta per i
trattamenti di dati personali per scopi statistici e
scientifici. Supplemento Ordinario n. 141 alla GU n. 190
del 14/08/2004. |
Provvedimento 30.06.2004 |
Autorizzazione al trattamento dei dati idonei a rivelare
lo stato di salute e la vita sessuale. Supplemento
Ordinario n. 141 alla GU nl 190 del 14/08/2004. |
Provvedimento del 9 novembre 2005 |
le regole per le strutture
sanitarie |
E-
Government
-
Legge 7
giugno 2000 n.150 - Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione
delle pubbliche amministrazioni
-
Circolare n.17
- Nel 2005 in
Italia è stato emanato il Codice
dell'Amministrazione Digitale (d.lgs. 82/2005),
entrato in vigore il 1° gennaio 2006. Nel Codice sono
disciplinate numerose fattispecie che, in taluni casi, esulano
dal carattere pubblicistico che connota detto testo normativo.
Basti pensare alla disciplina del documento informatico e della
firma digitale, che trova applicazione anche nei rapporti fra
soggetti privati e non solo nell’ambito dei rapporti fra privati
e pubblica amministrazione o fra pubbliche amministrazioni. Anche
la pubblica amministrazione locale può usufruire dei
servizi e-government creati dalla
Pubblica Amministrazione Centrale per dare accesso alle banche
dati in suo possesso. I principali servizi offerti dalla PAC
alle PAL sono il collegamento alla banca dati dell'Anagrafe
tributaria tramite il
Siatel,
il collegamento alla banca dati dell'Agenzia
del teritorio tramite il
SISTer, il collegamento alle
Camere di commercio con
InfoCamere e
Telemaco ed il servizio di acquisti in
rete di
Consip.
Viene riportato qui di
seguito un elenco di documenti di riferimento
relazionati con il componente di
porta di dominio:
- Linee guida per la
Rete Nazionale (C.U.18 gennaio 2001);
- Allegato tecnico
Rete Nazionale (C.U.18 gennaio 2001);
- DPR 28 dicembre
2000 n. 445: Testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia di
documentazione amministrativa; pone
implicitamente la necessità di una forte
interazione informatica tra le P.A. per
poter soddisfare i requisiti di legge;
- Il DPCM 31/10/2000
e la circolare AIPA CR/28 del 7/5/2001
disciplinano le modalità di interconnessione
tra diversi sistemi di protocollo
informatico e la loro integrazione con la
posta elettronica e la firma digitale. In
particolare, la normativa prevede la
possibilità di trattamento automatico delle
informazioni scambiate tra sistemi di
protocollo diversi;
- Il DPCM 8/2/1999:
"Regole tecniche per la formazione, la
trasmissione, la conservazione, la
duplicazione, la riproduzione e la
validazione, anche temporale, dei documenti
informatici"; disciplina tra le altre cose
le modalità tecniche di apposizione e
verifica della firma digitale;
- La circolare AIPA
CR/24 del 19 giugno 2000: stabilisce le
linee guida fondamentali per
l'interoperabilità dei sistemi basati sulla
firma digitale. Tale circolare stabilisce
tra l'altro il formato di riferimento per i
certificati X.509, che riportano le chiavi
pubbliche di sottoscrizione e le
informazioni salienti riguardo al
sottoscrittore, ed il formato dei documenti
digitali firmati, con riferimento alla
specifica pubblica PKCS#7
D.P.C.M. 28/03/1990
|
Il decreto disciplina il funzionamento del Comitato
Nazionale per la Bioetica.
|
Legge 04/12/1993, n. 506
|
La legge autorizza la spesa dal bilancio dello Stato
per il funzionamento del Comitato Nazionale per la
Bioetica.
|
Comitato nazionale per la bioetica I Pareri del
Comitato
HANDICAP
Legge 05/02/1992, n.
104 "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione
sociale e i diritti delle persone handicappate"
|
Legge 31/10/1975, n. 970 |
La
legge ha stabilito l’assegnazione alle scuole
dell’obbligo di personale fornito di apposito titolo di
specializzazione da conseguire al termine di un corso
teorico pratico … per interventi individualizzati di
natura integrativa in favore della generalità degli
alunni e in particolare di quelli che presentino
specifiche difficoltà di apprendimento. |
Legge
31/10/1975, n. 970 |
L’art. 18
del decreto per favorire la riabilitazione e il recupero
di dipendenti pubblici nei cui confronti sia stata
riconosciuta la situazione di portatori di handicap e
che debbano essere sottoposti a interventi di
riabilitazione, ha previsto particolari misure di
sostegno quali la concessione dell’aspettativa per
infermità per tutta la durata del ricovero presso
strutture specializzate, la concessione di permessi
giornalieri orari retribuiti (al massimo due ore) ecc.
|
Decreto
ministeriale 12.07.2000 |
Approvazione di “tabella delle menomazioni”; “tabella
indennizzo danno biologico”; “tabella dei coefficienti”,
relative al danno biologico ai fini della tutela
dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le
malattie professionali. |
Legge
03.04.2001, n. 138 |
Classificazione e quantificazione delle minorazioni
visive e norme in materia di accertamenti oculistici.
|
Commissione Interministeriale sullo Sviluppo e l'Impiego
delle Tecnologie dell'Informazione per le categorie
deboli (maggio 2002) |
Libro Bianco (contiene serie di proposte concrete, un
nuovo disegno di legge e alcune azioni necessarie a
promuovere l'inserimento dei disabili nella società
basata sull'informazione e la conoscenza). |
Legge 9 gennaio 2004, n. 4 |
Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti
disabili agli strumenti informatici. |
TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL
LAVORO
D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81
Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in
materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
(Gazzetta Ufficiale n. 101 del 30 aprile 2008 - Suppl. Ordinario n.108
Gazzetta
Ufficiale
Parlamento Italiano :
le leggi
"Ignorantia legis non excusat"...
nota INPDAP 8.01-2008 quote
pensione
Come è noto la legge
riguardante l'assistenza psichiatrica attualmente in vigore è la Legge 833 del
23 dicembre del 1978 dal titolo "Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale".
In questa legge è confluita anche la Legge 180 del 13 maggio del 1978 che
prendeva in considerazione prevalentemente gli accertamenti e i trattamenti
sanitari obbligatori (TSO) per qualsiasi causa sanitaria.
La Legge 833 (art. 33)
stabilisce che di norma tutti gli accertamenti ed i trattamenti sanitari devono
essere volontari a che, nei casi previsti, possano essere disposti dall'autorità
sanitaria competente accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori ma sempre
nel rispetto della dignità della persona e dei diritti civili e politici
garantiti dalla Costituzione. Lo stesso articolo ricorda che, prima di disporre
degli accertamenti e dei trattamenti sanitari obbligatori, all'operatore spetta
il compito di tentare di ottenere il consenso e la partecipazione del paziente.
Gli accertamenti e i
trattamenti sanitari obbligatori sono disposti con provvedimento del sindaco,
nella sua qualità di autorità sanitaria locale, su proposta motivata di un
medico e convalidata, per i casi psichiatrici, da un secondo medico della
struttura pubblica.
L'Art. 34 della Legge 833
tratta specificatamente degli Accertamenti e Trattamenti Sanitari Obbligatori
per malattie mentali. A questo riguardo la legge stabilisce che : "la proposta
di trattamento sanitario obbligatorio può prevedere che le cure vengano prestate
in condizioni di degenza ospedaliera solo se esistono alterazioni psichiche tali
da richiedere urgenti interventi terapeutici, se gli stessi non vengono
accettati dall'infermo e se non vi sono le condizioni e le circostanze che
consentano di adottare tempestive ed idonee misure sanitarie extra-ospedaliere".
Vi è poi una lunga serie di disposizioni a garanzia dei diritti del cittadino
che si trovi nelle condizioni di subire un TSO. Il provvedimento emanato dal
Sindaco deve essere notificato entro 48 ore al Giudice Tutelare nella cui
circoscrizione rientra il Comune. Questi entro 48 ore convalida o no il
provvedimento dandone comunicazione al sindaco. Viene stabilito anche che la
durata di un TSO per malattia mentale è di sette giorni. Nel caso vi sia la
necessità di prolungare il TSO il medico responsabile del servizio ove è
ricoverato il paziente propone al giudice tutelare un prolungamento indicando la
ulteriore durata presumibile del trattamento stesso (art. 3 della legge 180 e
art. 35 della legge 833).
Nell'art. 6 della Legge 180
si dava mandato alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano di
individuare gli Ospedali Generali nei quali entro sessanta giorni dall'entrata
in vigore della legge dovevano essere istituitoi specifici servizi di diagnosi e
cura per la cui istituzione si faceva specifico; riferimento al DPR n. 128 del
27 marzo 1969 per quanto riguarda le disposizioni dei Servizi Specilai
Obbligatori negli Ospedali generali. Sempre all'art. 6 quarto comma si
specificava che questi servizi psichiatrici di diagnosi e cura (SPDC) "non
devono essere dotati di un numero di posti letto superiore a 15" e che "al fine
di garantire la continuità dell'intervento sanitario a tutela della salute
mentale sono organicamente e funzionalmente collegati, in forma dipartimentale
con gli altri servizi e presidi psichiatrici esistenti nel territorio". Nella
Legge 833/78 questi SPDC sono nominati al quinto comma dell'art. 34 con alcune
lievi varianti rispetto alla legge 180/78. Si ribadisce che il SPDC fa parte
integrante, pur inserito dentro all'Ospedale Generale, delle strutture
dipartimentali per la salute mentale prevalentemente extra-ospedaliere al "fine
di garantire la continuità terapeutica". Nello stesso comma si afferma però che
i SPDC sono "dotati di posti letto nel numero fissato dal piano sanitario
regionale".
L'art 7 è dedicato al
"trasferimento alle regioni delle funzioni in materia di assistenza
psichiatrica", funzioni che fino ad allora erano di pertinenza delle
Amministrazioni Provinciali. Da sottolineare in questo articolo la disposizione
al sesto comma che dice: "E' in ogni caso vietato costruire nuovi ospedali
psichiatrici, utilizzare quelli attualmente esistenti come divisioni
specialistiche psichiatriche di Ospedali Generali, istituire negli Ospedali
Generali divisioni o sezioni psichiatriche e utilizzare come tali divisioni o
sezioni neurologiche o neuropsichiatriche". Tale materia è trattata nella legge
833/78 dell'art. 64 Norme transitorie per l'assistenza psichiatrica, con l'unica
variante rappresentata da "...e utilizzare come tali divisioni o sezioni
psichiatriche o sezioni neurologiche o neuropsichiatriche". Nell'art. 8 della
legge 180/78 al quinto comma, si autorizzavano nuovi ricoveri negli Ospedali
Psichiatrici "esclusivamente per coloro che vi sono stati ricoverati
anteriormente alla data di entrata in vigore della presente legge e che
necessitano di trattamento psichiatrico in condizioni di degenza ospedaliera".
Tale deroga nella Legge 833 è ancora permessa all'art. 64, ma fissandone il
termine improrogabilmente al 31 dicembre 1980.
Dunque la legislazione
introdotta con la 180 e con la 833 rappresenta una rottura completa con tutti i
criteri informativi della vecchia legge. Il ricovero contro la volontà della
persona è visto come qualcosa di eccezionale. Prevalgono nettamente l'ideologia
assistenziale del "settore" di origine francese e quella comunitaria
territoriale di origine statunitense.
L'SPDC non è visto come una
struttura ospedaliera a sé stante ma come parte integrante del dipartimento di
salute mentale (DSM) della unità sanitaria locale di competenza e questo tipo di
collegamento favorisce la continuità terapeutica da parte degli stessi operatori
che, è implicito, dovrebbero prestare la propria opera sia nel SPDC sia nelle
strutture extra-ospedaliere.
Inoltre vi è la scomparsa di
ogni accenno alla eventuale pericolosità per sé o per altri del paziente
(presente nelle legislazioni precedenti) che aveva fino ad allora giustificato
il ricovero di autorità. Il TSO avviene per la presenza di alterazioni psichiche
di grado tale da richiedere un trattamento uregente e se tale tratatmento viene
rifiutato dal paziente. Non solo, dunque, si rigetta il termine di pericolosità
come qualcosa di stigmatizzante nei confronti del paziente, ma non si prende in
alcuna considerazione anche il danno che potrebbero subire altre persone nel
corpo o nelle cose. Infine con la legislazione del 1978 (180 e 833) viene
ufficialmente sancita l'abolizione degli Ospedali Psichiatrici.
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